Il muto abitava una casa isolata, abbastanza lontano dal paese, in cui non arrivavano i rumori, i suoi muri di gomma tenevano fuori, le campane assordanti delle chiese.
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Il paese nasceva nei pressi di un fiume, silenzioso e tranquillo come il male, e sull'altra sponda bagnava, l'immagine di ghiaccio e di nebbia di un altro paese quasi uguale.
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Il muto riempiva dei suoi grandi silenzi, le bottiglie e gli oggetti della vita, si diceva che un giorno aveva parlato, ma nessuno aveva ascoltato, la sua strana canzone impaurita.
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Si diceva che un giorno aveva accettato, di misurarsi coi rumori del mondo, ma troppo tempo, si diceva, troppo tempo e passato, per ricordare se avesse una voce d'argento o solo una voglia di morire che veniva dal profondo.
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Certamente aveva girato molto le strade, era entrato molto spesso nei bar, uomo vecchio, forse anche senza memoria, difficile dire, nessuno sapeva quanti anni avesse, ma nessuno nemmeno la storia.
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Certo gli occhi erano grandi come di un ragazzo e d'altronde non si era sposato, ma chi oggi puo dire dopo quel che e successo, se sia migliore o peggiore, di quelli che hanno sempre parlato.
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Non riuscirono mai a fargli pronunciare un si, ci provarono i preti ed i notai, non stupiamoci oggi se si ammutoli, certamente non ci tradi mai, certamente non si tradi mai.
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E viveva da solo nel paese sul fiume, con i capelli bianchi sparsi sulla fronte, senza dire mai niente, senza amare nessuno, fino a che costruirono, fino a che costruirono il ponte.
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Latchmere
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The Maccabees |